La Seadas

La seadas (anche sebada e sevada in lingua sarda) è un piatto tipico della tradizione sarda a base di semola, formaggio, miele (o zucchero) come condimento.
La sua origine è da ricercare nelle zone dell’isola tradizionalmente legate alla pastorizia, quindi l’area definita tra Campidano, Barbagia, Ogliastra, Logudoro e Gallura.
La seadas è attualmente considerata un dolce anche se in origine rientrava tra le pietanze principali tanto da poter sostituire un secondo.

La seada va consumata fresca, prima che la sfoglia si secchi, quindi entro uno-due giorni. Si frigge in abbondante olio, eventualmente capovolgendola a metà cottura, ma è preferibile cuocere la parte superiore versando l’olio sopra con un cucchiaio, facendo molta attenzione a non bucare la sfoglia per evitare che entri l’olio o ne fuoriesca il formaggio fuso. Infine la sfoglia va immersa in miele scaldato in un pentolino sino a diventare liquido e servita su piatto immediatamente, prima che il ripieno si raffreddi e solidifichi.

Si accompagna egregiamente a vini dolci bianchi ed aromatici quali la Malvasia di Bosa, la Vernaccia di Oristano, i vini previsti nel disciplinare Vermentino di Gallura DOCG, il Vermentino di Sardegna, il Moscato di Sardegna e l’Anghelu Ruju[4]. Variante: per cospargere il miele sulla seada (ammerrare sas seadas) riscaldare il miele con un po’ d’acqua in un pentolino capace e quando il miele è in ebollizione immergerle ad una ad una, subito ritirarle e sistemarle a colonna su un piatto da portata, quindi versarvi il resto del miele.

Per il perdurare della pandemia di corona virus la struttura

 

Le Rocce Antiche Resort

 

è chiusa